Storia

Il Consorzio di sviluppo industriale delle valli del Tronto, dell’Aso e del Tesino (Piceno Consind) è un ente pubblico economico, ai sensi della Legge 05/10/1991 n. 317 e della Legge Regionale Marche 19/11/1996 n. 48.

L’ente venne istituito quale “Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione di Ascoli Piceno” con D.P.R. 08/01/1964 n. 103. Con successiva Legge Regionale Marche 07/03/1984 n. 7, il Consorzio assunse la denominazione di “Consorzio per la industrializzazione delle valli del Tronto, dell’Aso e del Tesino”. Con la L.R. Marche 19/11/1996 n. 48, il Consorzio divenne Ente Pubblico Economico e infine, con la L.R. Marche 04/12/2008 n. 35, il Consorzio assume l’attuale denominazione di “Consorzio di sviluppo industriale delle Valli del Tronto, dell’Aso e del Tesino (Piceno Consind)”.

Per oltre trent’anni, il ruolo storico di Piceno Consind è legato all’intervento straordinario nel Mezzogiorno: l’Ente, tramite i finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, ha provveduto via via a realizzare le principali infrastrutture per le aree industriali individuate nel territorio di competenza, nonché a programmare e gestire gli insediamenti industriali in tali aree.

In tale fase, il Consorzio ha individuato, progettato e realizzato 6 agglomerati industriali, dotati delle principali infrastrutture primarie e secondarie:

  • Ascoli Piceno-Maltignano (550 ettari)

  • Monsampolo-Monteprandone (190 ettari)

  • Comunanza-Force-Rotella (170 ettari)

  • Offida-Castignano (65 ettari)

  • Venarotta (29 ettari)

  • Arquata del Tronto (11 ettari)

A partire dal 1991, con la cessazione dell’intervento ex Casmez nella provincia di Ascoli Piceno e la conseguente interruzione del flusso di finanziamenti pubblici per le infrastrutture ed anche per la gestione, il Consorzio ha dovuto ripensare il proprio ruolo e riorganizzare la propria strategia operativa. La scarsità di risorse pubbliche ha spinto infatti l’Ente a privilegiare investimenti in infrastrutture che potessero avere un’autonoma sostenibilità economica (ciclo delle acque, metano, etc.), dall’altro a modificare la pianificazione del territorio per offrire alle aziende nuove opportunità di insediamento. Nonostante la netta riduzione di finanziamenti pubblici, il Piceno Consind ha potuto comunque realizzare numerose ed importanti infrastrutture a vantaggio delle aziende insediate e della popolazione:

  • nell’agglomerato di Ascoli Piceno: la rete di distribuzione del gas metano, il potenziamento dell’acquedotto industriale, il completamento della rete di collettamento fognaria, il potenziamento del sistema di depurazione industriale (depuratore Campolungo), il potenziamento del sistema di trattamento rifiuti extra-fognari (impianto di Basso Marino);
  • negli agglomerati della Valtesino: la realizzazione di una rete di collettamento dei reflui industriali e civili, la rete di distribuzione del gas metano (Offida-Castignano), il potenziamento del depuratore di Offida;
  • negli agglomerati della Valdaso: la realizzazione della rete di distribuzione del gas metano (Force, Comunanza, Amandola, etc.).